mercoledì 29 aprile 2009

Alla scoperta delle meraviglie di Napoli

Benvenuti a Napoli, una città d'arte rinomata in tutto il mondo per le sue bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche, per il mare, per le sue specialità enogastronomiche quali la famosa pizza e il caffè napoletano.
Visitare Napoli significa immergersi in uno scenario di straordinaria complessità e bellezza: 2.500 anni di storia rappresentati e ricostruiti da testimonianze artistiche di enorme valore che, nell'attuale tessuto urbano, si incrociano, si sovrappongono e offrono al visitatore la possibilità di poter costruire un personale percorso e un proprio bagaglio di conoscenze e scoperte.

Napoli è una delle città più antiche dell’Occidente e, come tale, ben poco si sa sulle vicende storiche che caratterizzarono la sua origine. Ma come tutte le città dell'antichità (Babilonia, Troia, Roma), che vantano tradizioni mitologiche e leggende sulla sua origine, anche la nascita di Napoli è celata dal suggestivo velo del mito e della leggenda.
E´ difficile trovare una versione comune alle tante storie che hanno arricchito il patrimonio di leggende sull'origine di Napoli: studiosi e letterati, nel corso dei secoli, si sono sbizzarriti ad illustrare con estro e fantasia innumerevoli racconti, arricchendo ogni versione di particolari e nuovi personaggi. Ma protagonista di tutte le leggende sulla fondazione di Napoli è sempre la mitica sirena Partenope. “Ella, assieme alle sorelle, incanta con le sue melodie i navigatori che si trovano a passare dinanzi a loro. Un giorno incontra però Ulisse di cui se ne innamora subito perdutamente. Ma l’amore tra i due è impossibile e allora Partenope decide di uccidersi schiantandosi sugli scogli. A lungo, senza risultati, si cercherà il suo corpo tra gli scogli dell’isolotto di Megaride. Sono in molti però a pensare che Giunone, impietositasi, l’abbia trasformata proprio in uno scoglio su cui sorgerà Palepolis, ovvero Partenope”.
Napoli è un vero e proprio “museo”. Palazzi, chiese, strade, antiche fortezze e castelli in mezzo al mare, ma anche grotte naturali e luoghi carichi di mistero e misticismo fanno di questo luogo una meta indimenticabile per ogni viaggiatore.
Scopriamo insieme le caratteristiche e le bellezze di Napoli:
La città possiede ben 4 castelli, situati in zone distinte della città, e con storie e origini diverse. Il più noto e caratteristico è sicuramente il Castel dell'Ovo, la cui sagoma è una prerogativa inconfondibile della città e del suo lungomare. Sorge sull'isolotto di Megaride, circondato dal Borgo Marinari poi collegato alla terraferma, sul quale il patrizio romano Lucullo fece erigere per sé una fastosa ed enorme villa (il Castrum Lucullanum). Intorno alla fine del V secolo, l'area divenne sede di un monastero di monaci brasiliani fondandovi un cenobio che divenne un importante centro di cultura della Napoli dell’epoca. Di questo periodo è la Sala delle Colonne, forse refettorio dei monaci, suddivisa in quattro navate, costruita riutilizzando le colonne della villa di Lucullo. Nel XII secolo vi si stabilirono i Normanni che ampliarono le fortificazioni, già esistenti, trasformando l’isola in una vera e propria fortezza che prese il nome di “Normandia”.
Nel 1270, con l’inizio della dominazione francese, Carlo I d’Angiò fu promotore di numerosi lavori e riunì nel Castello gli Archivi e la Magna Curia. Nel 1420 fu conquistato da Alfonso d’Aragona che qui morì nel 1458. Nel 1503 fu occupato dai soldati francesi assediati dagli spagnoli di Ferdinando il Cattolico che con una mina distrusse una larga parte del Castello.Ricostruito in forme bastionate dagli spagnoli, secondo quello che è l’aspetto attuale, subì altre trasformazioni nel XVII e XVIII secolo. Nei 1976 importanti lavori di restauro e consolidamento hanno interessato sia il paramento esterno che le parti interne del monumento. Al trecento risale la denominazione di Castel dell’Ovo, riferita, secondo alcuni, alla particolare forma ovoidale della struttura. Secondo altri è da collegare ad un’affascinate leggenda di origine medievale, quando il poeta latino Virgilio,a cui venivano attribuiti poteri magici, avrebbe nascosto un uovo all’interno di una caraffa, posta in una gabbia di ferro appesa ad una trave in un luogo segreto del Castello. Il destino di quest’ultimo era legato a quello dell’uovo: rompendosi l’uovo, sarebbe crollato il Castello e la città stessa.
La posizione del Castel dell’Ovo, un tempo importante per motivi militari, è oggi importante per ben altre ragioni: la visita al castello è, infatti, consigliata particolarmente per la vista che dalle sue terrazze, raggiungibili con l’ascensore e poi attraverso brevi scalinate, si gode sul golfo, sull’isola di Capri, sul Vesuvio e sull’intera città. Su una delle terrazze alcuni grandi cannoni rivolti verso la città testimoniano il timore nutrito dai re nei confronti delle rivolte cittadine.
Il secondo castello, non per questo meno importante, è il Castel Nuovo.
La mole imponente del Maschio Angioino, o Castel Nuovo, sovrasta la vasta Piazza Municipio, varco di accesso al porto, ed è il primo monumento in cui ci si imbatte arrivando a Napoli dal mare. Costruito nel tredicesimo secolo dagli angioini, fu poi rinnovato dagli aragonesi nei secoli successivi. Proprio con questi ultimi si assiste al passaggio dal medioevale castello-palazzo alla fortezza di età moderna, adeguata alle nuove esigenze belliche e la zona intorno al Castello perde il carattere residenziale che aveva con gli Angioini. La struttura della costruzione aragonese risulta senz'altro più massiccia rispetto a quella angioina e rispecchia abbastanza fedelmente quella attuale, scaturita dai lavori di risanamento dei primi anni di questo secolo.
Alla fine del XV secolo i Francesi subentrarono agli Aragonesi; tale presenza non durò per molto tempo, in quanto i Francesi furono sostituiti a loro volta dai viceré spagnoli ed austriaci. Durante il periodo vicereale (1503-1734), le strutture difensive del castello, adibito ad un uso prettamente militare, vennero ulteriormente modificate. Con l'avvento di Carlo III di Borbone che sconfisse l'imperatore Carlo VI nel 1734, il castello venne circondato in varie riprese da fabbriche di ogni genere, depositi ed abitazioni. Nel primo ventennio del XX secolo iniziarono a cura del Comune i lavori di isolamento del castello dalle costruzioni contigue; la validità di questo intervento scaturiva dal riconoscimento del valore storico e monumentale della fortezza e dalla necessità del recupero complessivo della piazza antistante.
Attualmente il complesso monumentale viene destinato ad un uso culturale ed è, tra l'altro, la sede del Museo Civico. L'itinerario museale si articola tra la Sala dell'Armeria, la Cappella Palatina o di Santa Barbara, il primo ed il secondo piano della cortina meridionale a cui si aggiungono la Sala Carlo V e la Sala della Loggia destinate ad ospitare mostre ed iniziative culturali.Piazza Municipio è la zona più suggestiva di Napoli.
Qui è ubicato il bed and breakfast “Latt e Liett”, che rappresenta una finestra sul golfo di Napoli a 20 metri da Piazza Municipio e dal Maschio Angioino, ma anche a pochi passi da Piazza del Plebiscito e dalla zona dei monumenti più importanti. Proprio di fronte al bed and breakfast si trova il porto, dove vi sono traghetti ed aliscafi pronti per partire all’insegna di un tour per Capri, Ischia,Procida, Sorrento, Positano, Amalfi, Sicilia, Sardegna, Tunisia e Isole Eolie.
Per la sua posizione centrale “Latt e Liett” è ideale per raggiungere agevolmente ogni zona della città anche a piedi ed è servito da tutti i mezzi pubblici di trasporto. A soli 2 minuti di cammino, infatti, è situata la stazione degli autobus per: Pompei, Vesuvio, Ercolano, Sorrento, Positano e Costiera Amalfitana.
Altro luogo di attrazione della città di Napoli è il cento storico, ritenuto il più vasto d'Europa e la sua unicità sta nella conservazione quasi totale e nell' uso dell'antico tracciato viario greco.In questa zone sono presenti obelischi, monasteri, chiostri, musei, le note vie del presepe, catacombe, scavi archeologici , statue e bassorilievi. Il centro storico di Napoli, inoltre, è caratterizzato dalle sue chiese (più di 300) con il relativo tesoro artistico contenuto al loro interno. Tra i principali ricordiamo: Caravaggio, Donatello, Giuseppe Sammartino, Luca Giordano, Cosimo Fanzago. Proprio al centro storico è situato il bed and breakfast “Casale a Toledo”. Lungo l'area pedonale della centralissima via Toledo, rappresenta un punto di partenza ideale sia per visitare le bellezze storico-artistiche sia per concedersi qualche ora di shopping. In pochi minuti a piedi è possibile raggiungere la Galleria Umberto I, piazza Plebiscito, il Real Teatro di San Carlo, nonché la funicolare centrale che collega il centro con la zona collinare del Vomero. Potrete altresì raggiungere facilmente il Museo Archeologico Nazionale, il centro antico con la suggestiva via “Spaccanapoli”, Piazza del Gesù, la chiesa di S. Chiara, con il suo bellissimo Monastero, San Domenico Maggiore, la Cappella San Severo e tanto altro ancora…
L’itinerario parte da piazza del Gesù Nuovo, così denominata dalla chiesa barocca dei gesuiti, edificata sull'area del rinascimentale palazzo San Severino, di cui conserva la facciata a bugnato a punta di diamante; il fulcro dell'area è costituito dalla barocca guglia dell'Immacolata, eretta tra il 1747 e il 1750 con i fondi di una sottoscrizione pubblica. Si percorre via Benedetto Croce costeggiata da monumentali palazzi nobiliari, fra cui palazzo Filomarino in cui visse e morì il filosofo B. Croce. L'arteria si allarga nella piazza San Domenico Maggiore dominata dall'abside poligonale dell'omonima chiesa, dal gotico portale di Sant'Angelo a Morfisa e sugli altri tre lati chiusa da importanti palazzi nobiliari: Petrucci, Casacalenda, Sangro di Sansevero e Corigliano. Al centro la mirabile guglia di C. Fanzago e di D. A. Vaccaro, eretta per sciogliere un voto fatto durante la peste del 1656. Da non perdere la visita alla Cappella Sansevero, che conserva il Cristo Velato, celebre capolavoro dello scultore napoletano Giuseppe Sanmartino. Lungo via San Biagio dei Librai, così denominata perchè un tempo era la strada delle botteghe dei librai e oggi degli orafi, si notano alcuni palazzi rinascimentali: del Monte di Pietà con annessa Cappella, Marigliano e Carafa Santangelo. Su via Duomo, vi è la chiesa di S. Giorgio Maggiore, costruita fra la fine del quarto e l'inizio del quinto secolo, ma rifatta da Cosimo Fanzago nel Seicento. Nel secolo scorso, per l'allargamento di via Duomo venne abbattuta una navata.
Il Vomero costituisce la principale e più vasta delle zone collinari di Napoli. Questa zona rappresenta il cuore commerciale e residenziale della città, con una popolazione globale equivalente a quella di una cittadina di medie dimensioni.Fino alla fine del 1800, quest'area era quasi totalmente agreste, e vi si potevano trovare solamente sporadiche masserie e qualche villa nobiliare; unici nuclei abitati erano i piccoli villaggi di Antignano e del Vomero Vecchio, difficilmente accessibili dalla città bassa, e ad essa collegati da antiche salite ancora oggi percorribili: la Pedamentina, la salita del Petraio, l'Infrascata, i Cacciottoli e Calata San Francesco. I primi interventi di una urbanizzazione moderna risalgono agli ultimi anni dell'Ottocento, con gli investimenti della Banca Tiberina nella zona delle attuali Piazza Vanvitelli e via Scarlatti.
Le principali attrattive del Vomero sono: il Castel Sant'Elmo e la Certosa di San Martino, che dominano la collina dalla sua sommità.Proprio al centro di questa zona, a Corso Vittorio Emanuele è situato il bed and breakfast “Pisolo”. A pochissimi metri dal centro storico e in prossimità di ogni mezzo di trasporto pubblico, il solare ed economico B&B Pisolo crea un’atmosfera unica nel suo genere, accogliendo i suoi ospiti nella propria struttura situata al primo piano di un palazzo d’epoca e trascinandoli nei numerosi eventi culturali che organizza, consapevole della necessità di esaltare le radici storiche della splendida città di Napoli.
Napoli: luogo ideale per concedersi una vacanza alla scoperta dei tesori artistici e naturalistici!